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Sono il vostro vicino, abito laggi dissi, indicando la mia casa. Vedo che siete
appena arrivati e ho pensato che potrei esservi utile in qualche modo.
Se avremo bisogno, chiederemo replic seccamente la donna.
E mi chiuse la porta in faccia.
Seccato da quel rifiuto villano, tornai a casa; per tutta la sera, per quanto cercassi di
pensare ad altro, la mia mente tornava di continuo a quell apparizione alla finestra e
alla rudezza della donna. Decisi di non dir niente a mia moglie perch una persona
sensibile di nervi e non volevo condividere con lei la sgradevole impressione provata.
Le feci notare, per, prima di addormentarci, che il cottage era di nuovo occupato.
Non ottenni risposta.
Io d abitudine ho il sonno molto pesante. In famiglia mi prendevano in giro,
dicevano che neanche un terremoto mi avrebbe svegliato. Quella notte, invece, fosse
l eccitamento prodotto dalla mia piccola avventura o non so che altro, dormii assai
pi leggero del solito. A un certo punto percepii confusamente che qualcuno si
muoveva nella camera. Socchiusi gli occhi e mi accorsi che mia moglie stava
vestendosi, aveva gi tirato fuori mantello e berretto. Ero sul punto di borbottare
qualche rimostranza per una simile stranezza quando il mio sguardo si pos sul suo
viso illuminato dalla luce della candela. Lo stupore mi ammutol. Aveva
un espressione che non avevo mai visto prima e che mai avrei creduto potesse
assumere; era mortalmente pallida e respirava con affanno; mentre indossava il
mantello dette un occhiata furtiva al letto per assicurarsi che non mi fossi svegliato.
Poi, credendomi ancora immerso nel sonno, scivol fuori della stanza e un istante
dopo sentii un cigolio che proveniva dai cardini della porta d ingresso.
Balzai a sedere sul letto e battei le nocche contro la testiera per accertarmi di essere
davvero sveglio, poi presi l orologio da sotto il cuscino: erano le tre del mattino.
Quale ragione poteva avere mia moglie di uscire a quell ora?
Rimasi seduto a riflettere per una ventina di minuti a cercare qualche spiegazione
plausibile. Pi pensavo, pi incredibile e inesplicabile mi sembrava il comportamento
di Effie. Stavo ancora scervellandomi quando sentii la porta aprirsi di nuovo, con
precauzione, e passi leggeri su per le scale.
Dove diavolo sei stata? le chiesi non appena ebbe messo piede nella stanza.
Lei sussult violentemente e lanci un grido soffocato mentre le rivolgevo quella
domanda. Quel grido mi colp pi di tutto il resto perch c era in esso qualcosa di
indescrivibilmente colpevole, cos come il suo fermarsi di botto, impietrita.
Mia moglie sempre stata una donna franca, aperta, e mi raggel quel suo
sgattaiolare nella camera e gridare di paura, e sussultare, solo perch suo marito le
aveva rivolto la parola.
Ah, sei sveglio, Jack? disse con una risatina nervosa. Credevo che niente e
nessuno potesse scuoterti dal sonno.
Dove sei stata? ripetei in tono pi duro.
Non c niente di cui sorprendersi replic lei, e mi accorsi che le tremavano le
dita mentre allentava i nastri del mantello. Be , non ricordo di essermi mai
comportata in questo modo in vita mia ma, sai, d un tratto mi son sentita come
soffocare, ho provato il bisogno di una boccata d aria fresca. Credo che sarei svenuta
se non fossi uscita all aperto. Sono rimasta sulla porta per pochi minuti ed eccomi
qua.
Mentre parlava non mi aveva mai guardato in faccia e la sua voce aveva un tono
forzato, diverso dal solito, che rivelava come in quel momento mentisse. Non
replicai, volsi solo il viso verso la parete, con il cuore che mi doleva e la mente invasa
da mille dubbi velenosi, da mille sospetti. Che cosa voleva nascondermi, mia moglie?
Non avrei avuto pace finch non lo avessi scoperto, per non osavo fare altre
domande dopo che lei aveva dichiarato il falso.
Per il resto della notte mi girai e rigirai nel letto, formulando un infinit di teorie
una pi spiacevole dell altra.
Dovevo andare nella City quel giorno, ma mi sentivo cos turbato che non sarei
stato in grado di dedicarmi agli affari. Mia moglie appariva sconvolta quanto me e
certe sue occhiaie di sfuggita dimostravano che sapeva di non esser stata creduta. A
colazione ci scambiammo a malapena qualche parola e subito dopo uscii per una
passeggiata con la speranza che l aria fresca del mattino mi schiarisse le idee.
Andai fino al Crystal Palace, passai un ora tra i campi e tornai a Norbury all una.
Sulla via del ritorno mi accadde di passare davanti al cottage e mi fermai un istante a
guardare le finestre nella speranza di intravedere di nuovo la strana faccia che mi era
apparsa il giorno prima. Mentre ero l, con smarrimento e sorpresa, la porta si
spalanc e ne usc mia moglie. A quella vista ammutolii, ma le mie emozioni erano
niente in confronto a quella che prov lei nel vedermi. Per un istante sembr voler
rientrare nel cottage, poi, comprendendo quanto inutile fosse, venne avanti con un
sorriso forzato e gli occhi spaventati.
Ah, Jack disse sono appena venuta a offrire la mia collaborazione ai nuovi
vicini. Perch mi guardi in quel modo? Sei arrabbiato con me?
Cos sibilai tra i denti, qui che sei venuta la notte scorsa!
Che dici? Non capisco.
Sei stata qui, ne ho la certezza. Chi quella gente a cui hai fatto visita a un ora
simile?
Non sono mai stata al cottage prima d ora, Jack.
Come puoi dire una simile bugia? esplosi. La tua voce cambia, quando menti.
Da quando noi due abbiamo dei segreti? Ora entrer nel cottage e indagher fino in
fondo su questa storia.
No, no, per amore di Dio! supplic lei in preda a un emozione indescrivibile.
Poi, mentre mi avvicinavo alla porta, mi afferr per la manica stringendomi
convulsamente. Ti imploro, non farlo farfugli. Giuro che ti racconter ogni cosa
un giorno o l altro, ma succeder qualcosa di terribile se vai l dentro adesso.
Tentai di scrollarmela di dosso, ma lei non moll la presa.
Abbi fiducia in me, Jack! grid. Solo per questa volta. Non hai mai avuto da
lamentarti di me, sai che non manterrei un segreto se non fosse per il bene di
entrambi. Ne va della nostra stessa vita, Jack. Se ti ostini a entrare in quel cottage,
tutto finito tra noi.
C era tanta disperazione, tanta sincerit, ora, nel suo comportamento, che mi
fermai e rimasi davanti alla porta, esitando. [ Pobierz całość w formacie PDF ]
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Sono il vostro vicino, abito laggi dissi, indicando la mia casa. Vedo che siete
appena arrivati e ho pensato che potrei esservi utile in qualche modo.
Se avremo bisogno, chiederemo replic seccamente la donna.
E mi chiuse la porta in faccia.
Seccato da quel rifiuto villano, tornai a casa; per tutta la sera, per quanto cercassi di
pensare ad altro, la mia mente tornava di continuo a quell apparizione alla finestra e
alla rudezza della donna. Decisi di non dir niente a mia moglie perch una persona
sensibile di nervi e non volevo condividere con lei la sgradevole impressione provata.
Le feci notare, per, prima di addormentarci, che il cottage era di nuovo occupato.
Non ottenni risposta.
Io d abitudine ho il sonno molto pesante. In famiglia mi prendevano in giro,
dicevano che neanche un terremoto mi avrebbe svegliato. Quella notte, invece, fosse
l eccitamento prodotto dalla mia piccola avventura o non so che altro, dormii assai
pi leggero del solito. A un certo punto percepii confusamente che qualcuno si
muoveva nella camera. Socchiusi gli occhi e mi accorsi che mia moglie stava
vestendosi, aveva gi tirato fuori mantello e berretto. Ero sul punto di borbottare
qualche rimostranza per una simile stranezza quando il mio sguardo si pos sul suo
viso illuminato dalla luce della candela. Lo stupore mi ammutol. Aveva
un espressione che non avevo mai visto prima e che mai avrei creduto potesse
assumere; era mortalmente pallida e respirava con affanno; mentre indossava il
mantello dette un occhiata furtiva al letto per assicurarsi che non mi fossi svegliato.
Poi, credendomi ancora immerso nel sonno, scivol fuori della stanza e un istante
dopo sentii un cigolio che proveniva dai cardini della porta d ingresso.
Balzai a sedere sul letto e battei le nocche contro la testiera per accertarmi di essere
davvero sveglio, poi presi l orologio da sotto il cuscino: erano le tre del mattino.
Quale ragione poteva avere mia moglie di uscire a quell ora?
Rimasi seduto a riflettere per una ventina di minuti a cercare qualche spiegazione
plausibile. Pi pensavo, pi incredibile e inesplicabile mi sembrava il comportamento
di Effie. Stavo ancora scervellandomi quando sentii la porta aprirsi di nuovo, con
precauzione, e passi leggeri su per le scale.
Dove diavolo sei stata? le chiesi non appena ebbe messo piede nella stanza.
Lei sussult violentemente e lanci un grido soffocato mentre le rivolgevo quella
domanda. Quel grido mi colp pi di tutto il resto perch c era in esso qualcosa di
indescrivibilmente colpevole, cos come il suo fermarsi di botto, impietrita.
Mia moglie sempre stata una donna franca, aperta, e mi raggel quel suo
sgattaiolare nella camera e gridare di paura, e sussultare, solo perch suo marito le
aveva rivolto la parola.
Ah, sei sveglio, Jack? disse con una risatina nervosa. Credevo che niente e
nessuno potesse scuoterti dal sonno.
Dove sei stata? ripetei in tono pi duro.
Non c niente di cui sorprendersi replic lei, e mi accorsi che le tremavano le
dita mentre allentava i nastri del mantello. Be , non ricordo di essermi mai
comportata in questo modo in vita mia ma, sai, d un tratto mi son sentita come
soffocare, ho provato il bisogno di una boccata d aria fresca. Credo che sarei svenuta
se non fossi uscita all aperto. Sono rimasta sulla porta per pochi minuti ed eccomi
qua.
Mentre parlava non mi aveva mai guardato in faccia e la sua voce aveva un tono
forzato, diverso dal solito, che rivelava come in quel momento mentisse. Non
replicai, volsi solo il viso verso la parete, con il cuore che mi doleva e la mente invasa
da mille dubbi velenosi, da mille sospetti. Che cosa voleva nascondermi, mia moglie?
Non avrei avuto pace finch non lo avessi scoperto, per non osavo fare altre
domande dopo che lei aveva dichiarato il falso.
Per il resto della notte mi girai e rigirai nel letto, formulando un infinit di teorie
una pi spiacevole dell altra.
Dovevo andare nella City quel giorno, ma mi sentivo cos turbato che non sarei
stato in grado di dedicarmi agli affari. Mia moglie appariva sconvolta quanto me e
certe sue occhiaie di sfuggita dimostravano che sapeva di non esser stata creduta. A
colazione ci scambiammo a malapena qualche parola e subito dopo uscii per una
passeggiata con la speranza che l aria fresca del mattino mi schiarisse le idee.
Andai fino al Crystal Palace, passai un ora tra i campi e tornai a Norbury all una.
Sulla via del ritorno mi accadde di passare davanti al cottage e mi fermai un istante a
guardare le finestre nella speranza di intravedere di nuovo la strana faccia che mi era
apparsa il giorno prima. Mentre ero l, con smarrimento e sorpresa, la porta si
spalanc e ne usc mia moglie. A quella vista ammutolii, ma le mie emozioni erano
niente in confronto a quella che prov lei nel vedermi. Per un istante sembr voler
rientrare nel cottage, poi, comprendendo quanto inutile fosse, venne avanti con un
sorriso forzato e gli occhi spaventati.
Ah, Jack disse sono appena venuta a offrire la mia collaborazione ai nuovi
vicini. Perch mi guardi in quel modo? Sei arrabbiato con me?
Cos sibilai tra i denti, qui che sei venuta la notte scorsa!
Che dici? Non capisco.
Sei stata qui, ne ho la certezza. Chi quella gente a cui hai fatto visita a un ora
simile?
Non sono mai stata al cottage prima d ora, Jack.
Come puoi dire una simile bugia? esplosi. La tua voce cambia, quando menti.
Da quando noi due abbiamo dei segreti? Ora entrer nel cottage e indagher fino in
fondo su questa storia.
No, no, per amore di Dio! supplic lei in preda a un emozione indescrivibile.
Poi, mentre mi avvicinavo alla porta, mi afferr per la manica stringendomi
convulsamente. Ti imploro, non farlo farfugli. Giuro che ti racconter ogni cosa
un giorno o l altro, ma succeder qualcosa di terribile se vai l dentro adesso.
Tentai di scrollarmela di dosso, ma lei non moll la presa.
Abbi fiducia in me, Jack! grid. Solo per questa volta. Non hai mai avuto da
lamentarti di me, sai che non manterrei un segreto se non fosse per il bene di
entrambi. Ne va della nostra stessa vita, Jack. Se ti ostini a entrare in quel cottage,
tutto finito tra noi.
C era tanta disperazione, tanta sincerit, ora, nel suo comportamento, che mi
fermai e rimasi davanti alla porta, esitando. [ Pobierz całość w formacie PDF ]