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mochione Che comandate, m[esser] Gio. Bernardo.
gio. bernardo Avete vedute alcune persone cqua?
mochione Ne ho viste pur troppo, alla mal ora.
gio. bernardo Che gente l era.
mochione Il capitanio di agozzini con tre zaffi, che
han menato mio padrone priggione insieme con Con-
salvo speciale. Perché l han qui trovati a donarsi de
pugni, le menano strettamente legati in Vicaria.
gio. bernardo Chi è vostro padrone?
mochione Messer Bartolomeo.
gio. bernardo Dunque, è andato priggione m[esser]
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - Candelaio
Bartolomeo? che disgrazia! Mio figlio, dimmi un altra
cosa: perché si batteva insieme con Consalvo?
mochione Signor, io non so. V. S. mi perdoni, ché io
ho fretta di andar in casa.
gio. bernardo Or, andate con dio.
scena sesta
Gio. Bernardo, solo
Burla burlando questo frappone di Sanguino starrà
occupato per far qualche mariolaria con questi altri
cappeggianti; e tra tanto Bonifacio co la moglie uscir-
ranno di casa de la Signora; ed io solo non potrò far
cosa che vaglia. Oh, che mal viaggio facciano! Biso-
gnarrà, a l uscita di costoro, che io abbia modo de in-
trattenergli, sin che possano costoro, in qualche can-
tone dove l arran ridutti, aver spedito l ...  Ave
Maria, questa borsa è la mia: Ave Maria, questa cappa
è la mia. Piaccia a Dio che questi che veggo venir sii-
no essi.
scena settima
Sanguino, Barra, Marca, Corcovizzo
sanguino Ah, ah, ah. Il fatto di costoro è come quel di
Cola Perillo, che si sentea male e non sapeva in qual
parte de la persona si fusse il dolore. Il medico gli toc-
cava il petto, e diceva: «Vi duol cqua?» «Non». Poi, li
tocca la schena: «Vi duol cqua?» «No». Poi, ne gli re-
ni: «Vi duol cqua?» «No». Poi, li tocca il stomaco:
«Vi duol cqua?» «Non». Al ventre: «Vi duol cqua?»
«Non». A coglioni: «Vi duolen forse questi?»
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - Candelaio
«Non». Il medico disse: «E forse a questa gamba?»
«Signor non». «Vedi, di grazia che non fusse a
quell altra».
barra Ah, ah, ah.
sanguino Cossí, questi pover omini, essendo in nostre
mani, si senteano male, e non sapeano dove lo si con-
sistesse.
corcovizzo Quando m[esser] Bartolomeo me si sentí
poner mano alla borsa, disse: «Cossí siete voi birri ed
io priggione da Vicaria, come voi sete cardinali ed io
papa. Prendete, prendete, e buon pro vi faccia: per-
ché tutto cavarrò io da questo mio socio». «Sí, sí»,
disse quell altro: «cappello paga tutto».
sanguino E quell altro, quando gli toglieste la sua, che
disse ?
corcovizzo «A, ah, ah. Corpo di Nostra Donna, la
sentenza è data: ecco noi arrivati in Vicaria, eccone
spediti. Per la grazia di Santo Lonardo,  ché gli vo-
glio offrire una messa con un collaio di ferro,  noi
abbiamo fatto il peccato e le borse ne fanno la peni-
tenza».
sanguino E tu che gli dicesti? non parlavi?
[corcovizzo ] «Noi», li dissi, «per questa volta vi per-
doniamo, e non vogliamo menarvi in priggione: e, ac-
ciò non vi facciate male col battervi, vogliamo lasciar-
vi cqui legati. A fin che non possiate darvi di pugni
senza un terzo, e perché non è onesto che in questo
bene, che io fo, venghi a perdere mia fatica, tempo ad
un passo e mezzo di fune, voglio pagarmi; e, perché
cqua non è lume, aspettatemi ch io venghi a ritornarvi
il restante».
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - Candelaio
scena ottava
Esce Giov. Bernardo
gio. bernardo Ah, ah, ah, che avete fatto?
sanguino Abbiamo castigati dui malfattori.
gio. bernardo Fate la giustizia, ché Dio vi agiutarrà!
sanguino Come quella d un certo papa,  non so se
fusse stato papa Adriano,  che vendeva i beneficii
piú presto facendone buon mercato che credenza: il
quale era tutto il dí co le bilancie in mano, per veder
se i scudi erano di peso. Cossí farremo noi, e vedremo
quanto ne viene a ciascuno.
gio. bernardo Come le avete lasciati priggioni?
sanguino Con sicurtà, che non si diano pugni, mentre
sarran dui.
gio. bernardo Olà, olà, retiratevi, retiratevi, ché cre-
do che messer Bonifacio viene.
sanguino Olà, Barra, Marca, Corcovizzo, a dietro, a
dietro, lasciamo che prima raggionino con m[esser]
Gio. Bernardo.
gio. bernardo Andate, ché io le aspettarrò cqua, al
passo.
scena nona
M[esser] Bonifacio, Carubina, m[esser] Gio. Bernardo
bonifacio Tutto questo male l ha fatto questa ruffia-
na strega di Lucia, e quest altra puttana vacca di sua
padrona. S hanno voluto giocar di fatti miei: mai,
mai piú voglio credere a femine. Si venesse la Vergi-
ne& ,  poco ha mancato ch io non dicesse qualche
biastema.
carubina Togli via queste iscusazioni, scelerato, che
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - Candelaio
io ti conosco, e le conosco! Chi è costui che, cossí
dritto dritto, se ne viene verso noi?
bonifacio Questa è qualch altra diavolo di matassa:
credo che questa ruffianaccia me ne abbia fatte piú di
quattro insieme.
gio. bernardo O io sono io, o costui è io.
bonifacio Questo è un altro diavolo piú grande e più
grosso, non tel ho detto?
gio. bernardo Olà, Messer uomo da bene.
bonifacio Questo ci mancava per la giunta di una
mezza libra.
gio. bernardo Olà, Messer de la negra barba, dimmi
chi di noi dui è io, io o tu? non rispondi?
bonifacio Voi siete voi, ed io sono io.
gio. bernardo Come, io sono io? Non hai tu, ladro,
rubbata la mia persona, e, sotto questo abito ed appa-
renzia, vai commettendo di ribalderie? come sei cqua
tu? che fai con la signora Vittoria?
carubina Io son sua moglie, m[esser] Gio. Bernardo,
che son venuta cossí, per grazia che mi ha fatta una si-
gnora per farmi convencere questo ribaldo.
gio. bernardo Dunque, voi sete madonna Carubina,
voi? e costui come è fatto Gioanbernardo?
carubina Io non so. Dicalo lui che sa parlare ed ave
l età.
bonifacio Ed io ho mutato abito, per conoscere mia
moglie.
carubina Tu hai mentito, traditore: ancora ardisci, in [ Pobierz całość w formacie PDF ]
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